La collaborazione tra il ministero dello Sviluppo economico e Agenzia per l’Italia Digitale ha dato vita ad un fondo. AGID è incaricata di individuare i territori dove la pubblica amministrazione necessita di innovazione e predisporrà quindi i bandi di gara
50 milioni la cifra destinata a finanziare i nuovi bandi di domanda pubblica intelligente, è questo l’accordo firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), presentato nel roadshow organizzato da AGID, Confindustria, Conferenza delle Regioni e Itaca il 9 Luglio a Napoli.
Il primo di questi verterà sul tema della smart mobility e sarà aperto a imprese, ricercatori e startup; sarà intitolato “Fabbisogno di mobilità e specificità territoriali”.
La smart mobility è stata scelta in quanto racchiude in sé una serie di tematiche: tecnologia, infrastrutture dedicate alla mobilità, come ad esempio i parcheggi, soluzioni per la mobilità e persone. Non solo, ma all’interno della smart mobility è possibile collocare una particolare attenzione allo spazio green ma anche l’utilizzo di nuove tecnologie, come il car sharing e il trasporto pubblico, oltre ovviamente alle piste ciclabili.
L’obiettivo è di ridurre il traffico e quindi anche l’inquinamento, creando flussi intelligenti e senza interruzioni, rafforzare le economie di scala per promuovere una mobilità che sia accessibile a tutti.
Ma come funzionerà il bando? L’obiettivo principale rimane quello di migliorare la vivibilità delle città italiane grazie alla diminuzione del traffico e all’abbattimento dei livelli di inquinamento tramite l’adozione di alcune strategie, come può essere l’interscambio modale tra mezzi ad ingombro ridotto e alta capacità, con l’obiettivo di offrire valide alternative all’utilizzo dei mezzi privati.
Inoltre, un ruolo privilegiato lo avranno le soluzioni in grado di coniugare l’efficacia e la qualità della mobilità nel rispetto del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico delle città italiane di piccoli e grandi dimensioni.
Imprese, startup e centri di ricerca avranno la possibilità di partecipare ai bandi presentando i loro progetti pensati in ottica smart e a partire dalla domanda proveniente dai territori. I fondi copriranno le attività di ricerca e sviluppo, prototipazione e sperimentazione. I settori che ne potranno beneficiare sono vari: dalla sanità, al turismo, passando per l’ambiente.
Inoltre il fondo previsto dall’accordo rimane aperto all’integrazione di ulteriori risorse che saranno rese disponibili dalle pubbliche amministrazioni, legate ai programmi operativi nazionali e regionali per il finanziamento di appalti d’innovazione.
I bandi di domanda pubblica intelligente saranno pubblicati su appaltinnovativi.gov.it, la piattaforma per il “procurement d’innovazione”.