Creazione di nuovi impianti per il recupero energetico e di materia secondo criteri di circolarità e sostenibilità ambientale
26 maggio 2021 14.30 -17.00 Web Conference
Al fine di limitare l’impatto ambientale derivante dalla crescente produzione, una gestione evoluta dei fanghi è sempre più importante; un tema che entra a pieno diritto nel macro ambito dell’economia circolare e della valorizzazione delle acque reflue nonché del recupero di energia e di importanti materie prime, tra cui fosforo, carbonio ed elementi nutrienti.
Fanghi che vanno inquadrati all’interno delle strategie europee per la bioeconomia, per la biodiversità e fanno riferimento al regolamento europeo sui prodotti fertilizzanti oltre che del quadro di trasformazione degli impianti di trattamento delle acque reflue in bioraffinerie.
Dallo studio di Laboratorio Ref si legge che da una produzione odierna di circa 3,1 milioni di tonnellate/anno di fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane, nei prossimi anni potranno sommarsi ulteriori 1,3 milioni di tonnellate/anno, prodotte nei depuratori necessari a superare le procedure di infrazione UE che saranno realizzati. Un totale di 4,4 milioni di tonnellate di fanghi di depurazione che dovranno dunque essere gestiti ogni anno.
Mentre dal Rapporto di Sostenibilità di Utilitalia emerge come le Utilities rispondenti del settore idrico abbiano recuperato circa il 70% dei fanghi prodotti (a fronte di una media nazionale del 40%), investendo nel 2019 quasi 400 milioni di euro nella depurazione.
Con la collaborazione di importanti esperti del settore il 26 maggio approfondiremo dunque una serie di tematiche di forte attualità che possiamo qui riassumere:
> necessità di una legislazione unica nazionale ed europea; unione della Direttiva Fanghi e delle Acque Reflue;
> PNRR e gap infrastrutturale su depurazione e gestione dei fanghi;
> riutilizzo in agricoltura e linee guida di settore;
> processi innovativi volti a valorizzare l’elevato contenuto di carbonio, elementi nutrienti ed energia, in accordo ai principi dell’economia circolare;
> incentivazione gestione dei fanghi, investimenti impianti tecnologicamente avanzati per il recupero di materia ed energia;
> analisi dei fabbisogni impiantistici di trattamento dei fanghi di depurazione;
> iter autorizzativi complessi e bassa accettazione sociale degli impianti;
> impatto dell’introduzione della regolazione della qualità tecnica; integrazione sistemi di convogliamento reflui, creazione hub delle linee acque (depurazione) e fanghi (trattamento e recupero).