Milano, insieme a Londra e Lisbona, è chiamata “città faro” per il progetto Sharing Cities che permette alle città di condividere dati e informazioni per diventare città intelligenti
Sharing Cities è un progetto in ambito Smart City, nato nel Gennaio 2016, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea (che si dedica alla ricerca e all’innovazione, riferito al periodo 2014-2020). Ricordiamo che Horizon 2020 che dal 2021Horizone Europe che tra gli obiettiva ha quello di individuare soluzioni intelligenti per migliorare le città, trasformandole in Smart City, attraverso lo sviluppo di soluzioni smart a prezzi accessibili grazie alla collaborazione internazionale tra il mondo della ricerca e le città.
Per questo progetto sono state messe a rete sei città europee: Londra, Lisbona e Milano, chiamate “città faro”, che si sono prese l’impegno di lavorare con tre “città seguaci”, Bordeaux, Varsavia e Burgas.
Nelle tre città principali saranno implementate soluzioni digitali e modelli collaborativi urbani replicabili. In particolare nella zona di Greenwich a Londra, Porta Romana/Vettabbia a Milano e nel centro di Lisbona saranno riqualificati edifici, implementati servizi di mobilità elettrica e verranno installati sistemi di gestione energetica, lampioni intelligenti e una piattaforma di condivisione con i cittadini, strumento utile per rendere i dati accessibili a tutti i partner e imprese per migliorare la gestione delle città. Le restanti città, invece, co-svilupperanno, valideranno o implementeranno queste soluzioni e modelli.
Sharing Cities, progetto di smart city collaborativo che ha obiettivi chiave nell’ambito della mobilità, housing, energia e sviluppo economico, offre un quadro di riferimento per la collaborazione e l’impegno dei cittadini a livello locale. Un progetto finanziato dall’Unione Europea con 24 milioni di euro e che mira ad aggiungere 500 milioni di investimenti impegnando oltre 100 comuni in tutta Europa.
Il progetto di Sharing Cities si è imposto dieci obiettivi a cui puntare, tra questi: implementare soluzioni intelligenti per le città, creare quartieri pilota ad emissione “quasi” zero, coinvolgere i cittadini nella progettazione degli interventi e favorire l’innovazione a livello locale per creare nuove imprese e opportunità di lavoro.
In questo modo il capoluogo lombardo si è avvicinato a un progetto che si allinea perfettamente alla propria filosofia. Un progetto a cui è necessario lavorare con impegno e determinazione per trasformare questa grande opportunità in un vantaggio. Così, l‘unione tra città porta valore a ciascuna di esse, perché queste si scambiano conoscenze ed esperienze per giungere a un cambiamento, a una rivoluzione e a importanti innovazioni.